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Come le specie animali in via di scomparsa, esistono anche le arti in via di scomparsa: la tessitura del songket è una di queste.

I motivi multicolori di seta adornati di raffinate trame di fili d'oro e d'argento spesso evocano in noi l'idea di tempi passati e civiltà fiorenti di cultura e ricchezza; eppure, in alcune parti del mondo queste tradizioni tessili sono ancora trasmesse e sopravvivono alle minacce della globalizzazione e della scomparsa delle culture locali. Nel cuore di Bali, l' Isola degli Dèi, in un paesaggio contornato da risaie a terrazze e foreste tropicali, le donne di villaggio mantengono la lunga tradizione della produzione del songket.

Come una principessa.

Il temine 'songket' è usato per designare una tecnica di tessitura a mano il cui segreto consiste nell'intrecciare alla trama o all'ordito (di cotone o di seta) motivi supplementari, con preziosi fili d'oro e d'argento. I songket sono usati tradizionalmente per cerimonie religiose, matrimoni e spettacoli teatrali, che sono una parte fondamentale dell'intensa vita culturale e comunitaria di Bali. Per la loro eleganza e raffinatezza queste stoffe erano predilette dalle famiglie reali di Bali che ne facevano un uso esclusivo. La tessitura non era delegata ad altre persone 'mercenarie', ma ogni donna della nobiltà preparava i propri songet per le diverse occasioni; ogni singolo pezzo era diverso da ogni altro, così come è ancora oggi.

Come una fiaba... Nel 17º secolo il cerimoniere di corte della città reale di Klungklung si trasferi all'interno di Bali, portando con sè i migliori tra gli artigiani e le migliori tra le tessitrici. Nacque così un villaggio, ben vitale ancora oggi, dove in ogni casa, in ogni famiglia si tramanda da madre in figlia l'arte di questa particolare forma di tessitura. Tuttavia, il loro compito si rende sempre piu difficile; con il venir meno della famiglia reale, il commercio del songket è diventato sempre più fragile, come l'economia che lo sostiene.

L'arte si tramanda da madre in figlia, senza interruzione da generazioni. Ma il filo rischia di spezzarsi.

Come in molte culture, la tessitura è tradizionalmente un'attività femminile. Per secoli interi le donne balinesi hanno tramandato le loro abilità alle generazioni successive con amore e perizia. La coloritura e la tessitura del songket durano mesi di lavoro e si svolgono nell'ambiente domestico. Tutto il nucleo familiare (eccettuati i bambini e le bambine, che però, guardando gli adulti, imparano dai loro gesti) è coinvolto nel processo, dalla costruzione del telaio con legno di bambu e di cocco, alla preparazione del filo, alla preparazione dei colori (facendo talvolta uso di radici, cortecce, erbe, la cui conoscenza è in via di scomparsa).

Abitazioni povere, gusto estetico alto.

Assistere alla tessitura di un songket è un'esperienza unica e suggestiva. Entrando nelle case coperte di paglia e circondate di strade di terra battuta e polli scorrazzanti, ci si ritrova nel cuore della sapienza tessile di Bali. Gli occhi rapiti dalla grazia dei gesti delle tessitrici seguono il viaggio del filo nel piccolo ma affascinante mondo del telaio, mentre le bambine della casa osservano e assitono al procedimento con attenzione, memorizzandone ogni singolo movimento. Quando arriva sino al villaggio qualche raro visitatore (e magari ...acquirente) è una festa per tutti: gli si offre da bere e da mangiare, i bambini occhieggiano e non sanno se avvicinarsi per la curiosità o scappare per la paura. Se è un frequentatore abituale, gli si mostrano le ultime 'opere' e se ne aspetta l'apprezzamento; con il tempo si può imparare anche a riconoscere la 'mano' di chi ha realizzato la tessitura, come fosse la firma in un'opera d'arte, e si distingue se è dovuta alla giovane della famiglia, o alla 'maestra' di una o due generazioni addietro.

Ogni pezzo è un pezzo unico. C'è anche chi gli attribuisce poteri magici di protezione e di porta-fortuna.

Il prodotto finale trasmette una vera emozione. Non c'e' un songket che sia uguale ad un altro, eppure ogni tessuto si ricollega agli altri e richiama una lunga tradizione estetica, che si perpetua nei secoli. Splendenti fili d'oro e d'argento si sposano con i colori intensi della stoffa di base, formando motivi che raffigurano in maniera assai stilizzata costellazioni, dei e demoni, fiori, oppure forme geometriche simboliche. Ogni colore, ogni intreccio, ogni combinazione ha un significato esoterico racchiuso nel tessuto che ne protegge la memoria. Da questo punto di vista, il songket non rappresenta piu solo una notevole opera d'arte; e' la chiave a una storia che ha valenze quasi magiche (di protezione da parte degli spiriti benevolenti) e spirituali.

Con la scomparsa delle famiglie reali di Bali (che erano i principali committenti di questi tessuti) e l'avanzata dei mercati internazionali che offrono tessuti industriali e realizzati in serie, mantenere le attività di tessitura tradizionali diventa sempre piu difficile per gli artigiani balinesi. Il songket rappresenta ormai un'arte quasi estinta, che sopravvive ancora , oltre che in una piccola area di Bali, solo in alcune poche altre aree del sud-est asiatico. Per poterlo apprezzare, occorre buon gusto, senso estetico, capacità di dare un valore alla qualità ed al fatto di possedere un 'pezzo unico', che ha un costo (tra i 400 e i 500 euro, a seconda del tipo) che è alto se lo si compara ad un tessuto standard industriale, ma basso se lo si compara a una qualsiasi opera d'arte o di alto artigianato (... e al tempo che c'è voluto per realizzarlo: almeno un mese!). Un lusso che ci si può sicuramente concedere, se si ama la bellezza.

Dal piccolo villaggio al palcoscenico del mondo.

Oggi, chi non può spingersi sino a Bali ed arrampicarsi sin nei piccoli villaggi, ha a disposizione quel formidabile strumento che è internet per poter vedere questi prodotti, prendere contatto con la loro storia, eventualmente anche acquistarli e riceverli a casa. Ad esempio il sito www.biji-arts.com (che per ora è solo in inglese, ma ...le immagini parlano da sole!) offre ora queste opportunità anche al pubblico italiano ed europeo; è inoltre sufficiente digitare songet in qualche motore di ricerca in internet per avere una buona lista di altri siti. In questo modo, Biji-arts propone una soluzione innovativa: riscoprire le arti della tradizione e ravvivarle promuovendone la riscoperta da parte del pubblico, tramite l'uso della tecnologia comunicativa più moderna.

Un angolo di bellezza nelle nostre abitazioni

Le donne orientali usano il songet avvolto attorno ai fianchi (come un sarong o un pareo): diventano tutte principesse. Una donna occidentale può usarlo allo stesso modo, in un'occasione particolarmente elegante, oppure farne un uso creativo come stola, o gonna, o decorazione e arricchimento (nello stesso sito www.biji-arts.com vi sono esempi di abiti realizzati 'in copia unica'). Ma, ancor più, un songket può essere usato al'interno di una abitazione o di un posto di lavoro a cui si voglia dare un colpo di colore, una luce particolare, un'aura di raffinatezza ed esotismo. Come copriletto nella stanza da letto, oppure in soggiorno su una tavola, un divano, un sofà... ma c'è anche chi lo appende alla parete come un'opera d'arte pura e semplice (quale in effetti è), o lo usa come paravento o divisorio. Certamente, c'è chi crede nei poteri magici di protezione e di porta-fortuna di questo tessuto, ma, anche senza arrivare a questo, un songet davanti agli occhi ha senz'altro il potere di renderci più sereni e sorridenti di fronte alla vita.

La bellezza di un lavoro gratificante.

L'arte del songket è come una specie in via di scomparsa e vive nascosta e fuori dai circuiti di massa. Un' iniziativa come quella di biji-arts consente di scoprirla a chi ha il buon gusto e l'eleganza di spirito per farlo; al tempo stesso consente alle donne dei villaggi di Bali non soltanto di vivere, ma di andare fiere del proprio lavoro, vedendolo apprezzato. E, non ultimo, di ricevere una retribuzione equa, che consenta loro di vivere con dignità, mandare a scuola i figli, trasmettere l'arte alle generazioni successive. Una sorridente amicizia, un pezzo unico della loro antica arte che entra ad abbellire la nostra vita: è questo l'inestimabile dono che esse ci roffrono in cambio.

Maurizio e Gaia Rosenberg Colorni

Per ulteriori informazioni potete eventualmente scrivermi per email